Festa 5 Luglio 2015
Mio nonno Alfredo Bai nacque a Torino il 27 novembre 1913 e morì a Borgata Durando nel 1980 è stato uno scultore ricordato per la sua opera principale, Il Cristo delle Vette.
Il Bai partigiano durante l'ultimo conflitto, fece una promessa: se ritornerò vivo a casa, scolpirò un Redentore da consegnare alle genti di montagna come simbolo di unione e di pace.
Nacque così quella stupenda opera in bronzo del "Cristo delle Vette", che da 60 anni, sovrasta il massiccio del Monte Rosa in Valle d'Aosta, sulla cima del Balmenhorn, a 4.167 metri di quota.
Era il 4 settembre del 1955 ed alla Messa di benedizione dell'opera, celebrata dall'allora Cardinale di Torino Mons. Maurilio Fossati, nella Piazza di fronte alla Consolata, parteciparono migliaia di persone e l'evento fu seguito dal Cinegiornale di informazione, la Settimana Incom.
La statua, alta 360 centimetri e suddivisa in undici sezioni ( solo la testa pesa 54 chili ), venne così affidata ad uno speciale reparto della Scuola Militare Alpina di Aosta, composto da 37 Alpini e Artiglieri alpini, al comando del quale si trovava il capitano Costanzo Picco.
Non fu un impresa facile trasportare la statua sulla cima, tanto che i segmenti furono dapprima caricati su un carrello della 'decauville' che portava allora al Lago Gabiet, poi su di un barcone per attraversare il lago stesso, quindi a dorso di mulo e infine, nel tragitto finale e più arduo, sulle spalle degli alpini.
Cinquantadue anni filati sulla vetta che domina la Valle di Gressoney, poi con Deliberazione n.69 del 29 marzo 2007 il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha formalizzato la custodia morale dell'opera come da donazione decisa ed effettuata dagli eredi di Bai Alfredo al Consiglio regionale stesso si decise altresì di riportare a valle la statua per i restauri del caso, eseguiti con grande maestria dalla Fonderia Artistica di Verres - Aosta -.
Il Cristo delle vette fu eretto a perenne ricordo di tutte le guerre e monito contro di esse; in un periodo così devastato dai conflitti deve ancora rappresentare ciò che Alfredo Bai comunicò al mondo: « la pace deve trionfare. »
A cura del nipote Alfredo Bai