Opere realizzate

Don Dino Morando

Don Dino Morando è arrivato in Trana il 17 settembre 2011 facendo ingresso in parrocchia il Sabato alle ore 16, accompagnato dal sindaco di Coazze, ricevuto dal Sindaco di Trana dai sacerdoti della Zona ai quali si è unito don Virginio Meloni primo parroco di don Dino e molti parrochiani di Mirafiori ex parrocchia di don Dino.

Don Dino dopo aver fatto l'ingresso come parroco non ha potuto però fermarsi nel paese come abitazione perché la casa non era abitabile e quindi continuamente era di ritorno al Santuario dove era ancora Rettore, iniziando però a Trana a ristrutturare la casa e l'Oratorio.

Così per primo mise mano alle aule catechistiche dell'Oratorio con i servizi, aggiungendone due e inserendo un lavabo.

In seguito ristrutturò la casa parrocchiale cominciando dal tetto che è stato rifatto completamente.

Poi il parroco realizzò un piccolo alloggio per poter abitare e non ritornare sempre in Santuario dove nel frattempo era stato sostituito nelle funzioni.

Poco alla volta anche le altri parti della casa furono rimesse in sesto.

Anzitutto realizzò il vespaio sotto i pavimenti a pian terreno per togliere l'umidità.

Si scrostarono poi muri facendo venir fuori i mattoni del '600 , lasciandoli poi a vista.

È stato realizzato tutto l'impianto elettrico, del citofono, di internet.

Rifatto l'impianto del riscaldamento adeguandolo alle nuove norme sostituendo la vecchia caldaia a gasolio con caldaia a gas.

Anche nella cappellina feriale è stata sostituita la stufa a gasolio con radiatore a gas.

Le cantine sono state rimesse a nuovo realizzando un'uscita diretta nel cortile così da recuperare tutta una parte per deposito-caritas.

Nella casa parrocchiale sono stati realizzati : un ufficio con archivio, una sala catechisti ed un salone per assemblee con un bel caminetto a pellet, tutto al pian terreno.

La scala interna che collega il pian terreno con il primo piano è stata completamente rifatta perché troppo ripida sostituendone i vecchi gradini di pietra in nuovi con pietre di luserna.

Anche le fiancate della scala sono state foderate con piastrelle di finti mattoni.

Al primo piano oltre l'alloggetto privato del parroco, si è realizzata una sala da pranzo ed una sala ricevimento, uno studio privato e una stanza da letto per ospiti con terrazzo coperto e con rete anti zanzare, bagno con doccia.

Queste sale sono state "foderate" con piastrelle per non più aver da dare colori vari, compreso lo studio.

Tutto il piano ha il soffitto a perline in legno in quanto sopra nel sottotetto è stato realizzata una mansarda come dormitorio dei ragazzi ( 18 posti ) che fanno ritiro spirituali.

Sempre al primo piano, lungo la fiancata della Chiesa è stata realizzata una biblioteca chiusa con grandi finestroni e soletta in cemento armato.

Nel cortile dietro la casa è stato realizzata una tettoia con nuove tegole.

E sotto la tettoia rimessi a nuovo un garage, un magazzino attrezzi, e un locale per raccogliere la carta del gruppo caritas.

In Chiesa sono stati sostituiti i lampadari di legno perché la seconda domenica dopo l'ingresso del parroco, uno era preso fuoco perché ormai consunti e tarlati e vennero sostituiti con altri di bronzo, dopo aver sostituite le staffe in ferro battuto che li sorreggevano.

Prima dell'inverno del 2011 fu messa a norma la caldaia della Chiesa perché la canalizzazione dell'aria calda non era più a norma perché il coibente era ormai polverizzato e quindi pericoloso.

Primo restauro è stato per il confessionale che è stato trasformato dal falegname Gregorio di S. Bernardino in un confessionale in cui il penitente entra all'interno.

Un Artista di Trana Maria Primolan ha realizzato un bassorilievo raffigurante la cena di Emmaus che è stato incastonato sotto la Mensa eucaristica.

Sono stati rifatti anche nella chiesa sia l'impianto luci perché era ancora addirittura con fili di piombo sostituendo tutte le lampade, i fari e faretti con luci led e comandi domotici.

Così è stato rifatto completamente l'impianto voci con tutti gli apparecchi di amplificazione con la possibilità di inviare il suono e i canti sul campanile.

Per poter far passare le tubazioni si è dovuto rifare anche parte del pavimento della navata della chiesa realizzando così l'intercapedine sotto il pavimento.

Anche l'altare del Crocifisso c'è stato rimaneggiamento infatti l'urna con la statua di Gesù deposto dalla croce è stata rifoderata con mosaico rosso e illuminata con luci led.

Nell'altare della Madonna è stata realizzata una nicchia per inserire sotto vetro l'immagine di Maria bambina che è la patrona della Parrocchia.

Rifatto e ridipinto tutto l'altare realizzando le colonne prima dipinte con biacca bianca in finto marmo verde come il marmo già esistente.

La parete centrale dell'altare è stato ridipinto in azzurro e sono state applicate 20 formelle raffiguranti i misteri del Rosario com'era originariamente perché risulta intitolato altare della Madonna del Rosario.

Tutti gli altari sono stati illuminati con luci led.

Nell'altare maggiore è stata ripristinata la nicchia sotto il tabernacolo foderandola con mosaico dorato con la reliquia del santo patrono di Trana S. Tranquillo.

Così nel 2017 il parroco don Dino con l'intervento della Compagnia S.Paolo ha fatto restaurare la grossa pala dell'altare Maggiore raffigurante la Nascita di Maria Vergine, e i due grandi quadri degli altari laterali raffiguranti uno S. Antonio da Padova e l'altro con il Crocifisso e le anime del purgatorio del Gonin.

Sono state rifatte le stanze adiacenti la Chiesa e allora una è stata riservata per i chierichetti con l'armadio dei loro vestiti.

Altra stanza dove è stato rimesso in funzione un bellissimo lavandino del 600 facendo arrivare la tubazione dell'acqua anziché la vaschetta deposito.

Infine la sacrestia sempre con l'opera dei coniugi Balestra di S.Bernardino, falegname e scultrice è stata completamente rinnovata completando il grande armadio con bancone per i paramenti liturgici e la posizionatura in alto di candelabri in legno che erano stati donati al parroco sullo stile ottocentesco ha completato l'opera.

In sacrestia sono stati anche collocati tutti i reliquiari messi insieme dalle suore sordomute del Cottolengo come dono a don Dino che ha celebrato nel 1972 la sua prima Messa nella loro casa.

Anche nelle altre Cappelle delle borgate che sono ben 13, il parroco ha voluto mettere mano.

Anzitutto risistemato la Cappella di S. Agata che da anni era chiusa e quasi diroccata, rifacendone il pavimento con l'associazione Alpini e dipingendo le pareti interne ed esterne.

Fece realizzare il quadro della Santa titolare e lo collocò durante una cerimonia di inaugurazione assieme alla copia del quadro antico del ritrovamento delle ostie rubate in Santuario.

Nella Chiesa di S. Pancrazio di Pratovigero nel 2016 furono rifatti i tetti con l'aiuto delle borse lavoro e posizionato una mensa eucaristica ed un ambone in marmo.

Nella Chiesa di S. Teresa fu restaurata e rinnovato il colore dell'antica statua della Vergine Assunta.

Nella Chiesa di S. Giovanni con l'aiuto dei borghigiani è stato rifatto il portone centrale e realizzato il tettuccio esterno al portone.

Nel 2016 nella Chiesa di S. Bernardino è stata ristrutturata la Porta laterale che è diventata come nuova e nel 2018 rifatto il tetto e ridipinti i muri esterni e tutto l'interno.

Messo nella Chiesa un candeliere lasciando il portone aperto tutto il giorno perché chi vuole possa entrare a salutare il Signore presente nel tabernacolo.

Nella chiesa della confraternita sono stati posizionati un nuovo altare e l'ambone e i quadri raffiguranti i dodici Apostoli appesi sulle pareti.

Nel 2016 anche a Borgata Moranda è stato rifatto il tetto della Chiesa di S. Grato dai borghigiani.

Per il Natale del 2016 il parroco ha fatto arrivare da Treviso 22 banchi nuovi per la Chiesa parrocchiale e portando quelli tolti nella Cappella dell'Immacolata del Colombè ed alcuni in una cappella di Sangano.

Nella Chiesa Parrocchiale è stata restaurato il massiccio portale in cui sono state inserite delle formelle di bronzo raffiguranti 8 dei dodici privilegi di Maria, realizzati sempre dall'artista di Trana Maria Primolan in collaborazione con il marito falegname Gregorio Balestra.

Nel 2017 è stata restaurata la facciata della Chiesa parrocchiale con il sostegno della Fondazione Magnetto.

Nella Chiesa della Madonna delle Grazie nel 2018 è stato restaurato parte del tetto e rifatto totalmente il pavimento realizzando il vespaio per togliere l'umidità.

Imbiancato tutto l'esterno e decorato l'interno inserendo nella parete centrale un piccolo tabernacolo per poter l'asciare anche in questa cappellina posta al centro dell'abitato Gesù Eucaristico per l'adorazione dei fedeli.

Oltre i lavori materiali il parroco ha iniziato fin da subito ad operare finchè il paese ritrovasse la strada della Chiesa perché si è accorto che tutta brava gente ma in chiesa molto pochi, l'oratorio chiuso e le pratiche religiose al minimo.

Nell'autunno del 2013 Don Dino ha girato in tutte le 17 borgate facendo assemblee con più gente possibile proponendo di organizzare il palio delle Borgate per poter superare l'individualismo e per riuscire a conoscersi un po' di più.

Qualcuno durante la riunione ha detto a Don Dino: "ma non si monti la testa perché qui non riuscirà a far niente, a Trana non si è mai fatto niente e non sarà certamente lei che farà cambiare il detto: " a Trana a sun i fan pan en".

Combinazione proprio in quei giorni Don Dino ha ricevuto l'invito a presiedere la Messa a Grugliasco per festeggiare i trent'anni del palio fondato proprio da lui assieme ad alcuni uomini delle parrocchie del paese, ed ha accettato anche se non ha poi potuto presiedere perché era stato operato alla spalla ed aveva il tutore e quindi il braccio destro immobilizzato, ma ha partecipato assieme al presidente della pro loco di Trana, Sacchetto, il quale ritornato a Trana non finiva di magnificare come era stata la cerimonia e come la gente del paese era riconoscente a Don Dino per quello che aveva fatto nel loro paese, tanto da dire in piemontese: "a laviu mac pi da adurelu".

Quando Don Dino ha finito il giro delle borgate il presidente della Pro Loco di trana: Claudio Sacchetto ha inviato un messaggio al don offrendo la sua collaborazione per organizzare il palio, aggiungendo:" così non potrai più dire che mi faccio i soldi con i balli estivi.

Ed infatti si è incominciato a fare riunioni in Oratorio con tutti quelli che pensavano di poter avere idee per organizzare questo Palio.

E il Palio delle Borgate è partito e ogni anno nella festa Patronale della Parrocchia si gioca il Palio delle Borgate proprio nel cortile antistante l'Oratorio e l'8 settembre festa della Natività di Maria tutte le borgate partecipano alla processione in cui il vincitore porta l'effigie di Maria Bambina.

Nel 2015 è stato realizzato il nuovo salone dell'Oratorio assieme alla cucina quasi industriale dove si preparano pranzi anche per 150 persone.

Nel 2016 sono stati realizzati ben 14 pranzi domenicali.

Il gruppo delle borgate nel 2015 ha deciso di realizzare un calendario per il paese di Trana dove sono in bella vista i gruppi delle borgate con maglietta del colore della propria borgata.

Nel 2018 non volendo più portare avanti questa iniziativa la parrocchia se ne è assunto l'onere della compilazione e della diffusione perché si potessero sapere in anticipo le attività e le festività di tutte le borgate.

Nel 2016 sono arrivate in aiuto a Don Dino che era stato nel frattempo nominato anche parroco di Reano tre suore della congregazione Zelatrici del Sacro cuore che l'aiuteranno nelle due parrocchie e abiteranno a Reano nella casa parrocchiale.

La parrocchia nel 2017 per la prima volta ha organizzato l'estate ragazzi con l'aiuto della Cooperativa fondata da Don Dino a Torino Mirafiori e le suore e alcuni volontari adulti e ragazzi.

Nel 2019 don Dino pur avendo già 75 anni è ancora parroco della Chiesa della Natività e Maria Vergine in Trana e di S. Giorgio a Reano.

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